Il
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede un pacchetto di investimenti e riforme articolato in sei missioni. Il Piano promuove un'ambiziosa agenda di riforme, e in particolare, le quattro principali riguardano:
pubblica amministrazione
giustizia
semplificazione
competitività
Il Piano è in piena coerenza con i sei pilastri del Next Generation EU riguardo alle quote d'investimento previste per i progetti green (37%) e digitali (20%).
Le risorse stanziate nel PNRR sono pari a 191,5 miliardi di euro, ripartite in sei missioni:
Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura - 40,32 miliardi
Rivoluzione verde e transizione ecologica - 59,47 miliardi
Infrastrutture per una mobilità sostenibile - 25,40 miliardi
Istruzione e ricerca - 30,88 miliardi
Inclusione e coesione - 19,81 miliardi
Salute - 15,63 miliardi
Per finanziare ulteriori interventi il Governo italiano ha approvato un Fondo complementare con risorse pari a 30,6 miliardi di euro.
Complessivamente gli investimenti previsti dal PNRR e dal Fondo complementare sono pari a 222,1 miliardi di euro.
I progetti del ministeroAll'interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Ministero dello sviluppo economico è titolare di 10 progetti di investimento e un progetto di riforma, relativo alla revisione del codice della proprietà industriale.
Ogni progetto, secondo una precisa visione di politica industriale, è stato disegnato per contribuire sia alla realizzazione delle “Raccomandazioni specifiche” della Commissione europea, sia per rafforzare il potenziale di crescita del Paese.
L'obiettivo è porre le basi per uno sviluppo duraturo e sostenibile dell'economia garantendo la rapidità di esecuzione dei progetti attraverso una semplificazione degli strumenti in modo da favorire un aumento della produttività.
Le risorse assegnate al Mise per l'attuazione degli investimenti ammontano a 18,161 miliardi, a cui si aggiungono 6,88 miliardi previsti dal Fondo complementare.